L’Archeoclub d’Italia di Montecorvino Rovella

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s.ambrogio2Con vivo piacere comunichiamo la nostra partecipazione e relativo intervento, al Convegno Nazionale del 1 e 2 Marzo a Udine sul tema ” interno_s.ambrogioPresenze Longobarde nelle Regioni d’Italia”, nell’ambito del ” Progetto Longobardi-patrimonio Unesco “, avviato a cura d di Federarcheo ( Federazione Italiana delle Associazioni Archeologiche), viene proposto il primo incontro convegno nazionale organizzato dalla Società Friulana di Archeologia-onlus. Lo scopo è quello di mettere in evidenza quello che ogni insediamento longobardo sul territorio nazionale ha dato ai singoli territori occupati. L’obiettivo comune si deve identificare nel raccogliere quante più notizie, informazioni ,testimonianze, possibili sui longobardi durante il loro periodo di occupazione dell’Italia. Si tratta d ricercare tutte le realtà, anche quelle minori, della loro esistenza, di recuperare frammenti di vita attraverso le testimonianze architettoniche, documentali, iconografiche, religiose, epigrafiche, monetali, toponomastiche, legate alla storia dei singoli luoghi e dei nomi, alle tradizioni , che siano sopravvissute fino ad oggi, on trascurando anche aspetti che potrebbero sembrare marginali, ma che sarebbero invece in grado di identificarsi quali ” reperti guida”. Il nostro intervento è stato programmato sabato 1 marzo 2008, relazionerà il prof. Geremia Paraggio Presidente della sede locale Archeoclub d’Italia dal tema ” Dal Ducato di Benevento al Principato di Salerno : la chiesa di Sant’Ambrogio alla Rienna nel comune di Montecorvino Rovella prov di Salerno”; nella prima parte dell’intervento si parla dell’arrivo dei longobardi con la presa di Benevento intorno al 571 d.c. che per la sua posizione strategica ed il suo snodo viario , Benevento costituisce una forte attrazione, data la robusta consistenza delle strutture urbanistiche d’epoca romana, diventa la capitale dell’ampio ducato del Sud, detto Longobardia Minor. Centro nevralgico della Gens Longobardorum, fino al massimo splendore sotto il regno di Arechi II , facendone un mito per il suo buon governo e per lo splendore della sua Corte. Arechi II scelse Salerno come residenza della sua famiglia, riorganizzando la città, sotto tutti i profili quelli urbanistici, difensivi, religiosi e di abbellimento. Costrui il suo Palazzo residenziale e la sua Cappella dedicata ai santi San Pietro e Paolo, negli ultimi scavi archeologici da parte della Sopraintendenza sono venuti alla luce , reperti di pavimento, monofore, e resti di affreschi del periodo. Salerno in pochi anni assume un ‘importanza fondamentale anche per la difesa e il commercio via mare per la sua strategica posizione. Sotto il suo regno in tutto il territorio della provincia viene diviso in castaldati e contee gestite da uomini nobili e fedeli guerrieri del Principe. La fede cristiana abbracciata dalla regina Teodolinda al Nord e la conversione dei duchi di Benevento, sviluppano all’inizios.ambrogio1 del VIII sec. su tutto il territorio longobardo a un forte sviluppo dell’edilizia religiosa nelle città e nelle campagne, con la costruzione di chiese , cappelle , abbazie e monasteri. Sicuramente gli ultimi accrediti artistici su reperti degli affreschi longobardi di pittura altomedievale campana, presenti nella chiesa di Sant’Ambrogio alla Rienna di Montecorvino Rovella, pongono la fondazione della chiesa intorno alla metà dell’VIII sec., il ciclo degli affreschi rappresenta un raro esempio della venerazione dei Santi Milanesi in Italia meridionale. Il nostro gruppo Archeoclub d’Italia nasce nel 1985 su iniziativa del Prof. Geremia Paraggio insieme a numerosi giovani studenti del paese, di cui ho fatto parte anche io ,con Carmine Paraggio, Nunzio Di Rienzo,Lazzaro Scarpiello, Cosimo Vasso, Alfredo Arminio, la prof.ssa Silvia Paraggio e tanti altri. Lo scopo è la valorizzazione, salvaguardia e tutela del patrimonio artistico-archeologico, ambiente . natura e territorio. Molti sono stati gli interventi effettuati in questi 23 anni di fondazione : il recupero e ricostruzione della chiesa di Sant’Ambrogio, attraverso l’interessamento del Ministero ai B eni Culturali e la Sopraintendenza Archeologica di Salerno e Avellino. il restauro della Pala del Rosario del 1584 nella Chiesa di Sant’Eustachio, il quadro di San Donato sempre nella stessa Chiesa ,opera del Maestro Don Enrico Corrado. il recupero del sarcofago tardo romano in località San M artino, escursioni di sorveglianza e studio sull’area archeologica del Castello Nebulano, pubblicazioni storico-locali, convegni , dibattiti culturali, spettacolo musicali, e degustazioni per la valorizzazione dei prodotti tipici.
Roberto Sguazzo

 

e i soci Archeoclub d’Italia di Mont. Rovella.