Alla fine del 1640 vennero portate nella chiesa di S. Michele le reliquie di S. Filippo Neri, dei Santi Restituto, Valentino, Vincenzo e Vittorino, <<affinché siano venerate da questa devota comunità di Montecorvino>>. Il culto di S. Filippo Neri si diffuse rapidamente nei fedeli di Montecorvino. La devozione verso il Santo é testimoniato da alcuni miracoli avvenuti in loco e attestati da scritture notarili. Tutto ciò fu determinato anche dall’opera indefessa svolta dal parroco D. Diego Tasso, il quale oltre ad essere un pio devoto del santo fiorentino, si dimostrò un profondo conoscitore della sua vita e dei suoi miracoli.
“Io Don Diego Tasso, Cappellano, come sopra faccio fede, come requisitio dal detto Dott. Martino e sua moglie che diede a bere al detto figliolo un poco d’acqua bagnata con una particella di Pezza del rettorio del detto Santo che avevo in mio potere, e per li meriti di detto Santo ne seguì subito la salute, come sopra il caso tanto disperato che detto Dott. Martino volse la sera venire a dormire meco per non ritrovarsi a tempo spirava detto figliolo, e la mattina di buonora andandomi insieme per strada incontrantomi con Filippo di Recco, quale domandato se il figliolo era spirato, rispose allegramente che era sano e che dopo havea bevuta l’acqua di San Filippo non li havea più pigliato il morbo, e detto Filippo (di Recco) lo sapeva per essere stato la stessa notte, con altre persone in casa del detto Dott.Martino per detta causa che si aspettava la morte del figliolo, per consolare la madre, e per essere la verità, scrissi di mia propria mano, die e anno come sopra.
Don Diego Tasso di mano propria.