Alla fine del secolo, durante la guerra per la successione al Regno di Napoli fra durazzeschi e angioini, il fortilizio venne occupato dalla famiglia Sanseverino. In una cronaca riportata negli annali del Buonincontro si afferma: “Quindi (in seguito/successivamente) inviò il conte Alberico da Barbiano, che militava (combatteva) al suo soldo, contro il duca di Venosa. In verità il Re si ritirò a Gaeta. Il Venusino (quindi il duca di Venosa), infatti era accampato con Ladislao Sanseverino nel territorio salernitano, presso Montecorvino. Mossa la battaglia (iniziato il combattimento) fu sconfitto da Alberico. Montecorvino venne saccheggiato”.
 
A. Valente, invece, dalla consultazione dei documenti della curia durazzesca, afferma che ”la tradizione storica napoletana pone l’uscita di Re Ladislao da Gaeta a capo del suo esercito nel luglio del 1392, invece essa avvenne nel luglio 1393 a causa di un errore del copista dei Diornali di Monteleone”. L’esercito durazzesco fu sconfitto in terra di Otranto il 24 aprile 1392 dalle truppe dei Sanseverino, capeggiate da Venceslao Sanseverino, duca di Venosa e viceré delle Calabrie per Luigi d’Angiò. Furono fatti prigionieri i principali capi durazzeschi: Ottone de Brunswick, vedovo della regina Giovanna, Alberico da Barbiano, viceré per le Calabrie, Benedetto Acciaioli, i quali furono obbligati a pagare un forte riscatto e a non prendere le “spade per dieci anni” contro il duca di Venosa e la sua famiglia.
 
A causa della sconfitta, re Ladislao fu costretto a ritirarsi a Gaeta, mentre il duca di Venosa stabilì il suo quartier generale a Mercato Sanseverino, conquistando i paesi limitrofi, tra cui Montecorvino. La cronaca del Buonincotro afferma che il duca di Venosa in persona si sia “accompagnato col suo esercito a Montecorvino”, invece l’occupazione avvenne nei mesi precedenti alla riscossa di re Ladislao. La conquista di Montecorvino è documentata dopo l’agosto del 1392, quando il Vicario del Papa, Filippo Grillo nomina “senza intromissione alcuna”, il rettore di S. Matteo di Pugliano.
 
Nel dicembre 1392, la regina Margherita di Durazzo, per ridare vigore ai suoi partigiani, convocò il Consiglio del Regno a Gaeta, decidendo l’uscita in campo del giovane Re. Furono invitati nel regno vari capitani fra cui Giovanni da Barbiano, fratello di Alberico. (38) A fine giugno del 1393, le truppe di re Ladislao occuparono Capua e incominciarono la riconquista di varie località. A Giovanni da Barbiano venne dato l’incarico di affrontare Venceslao Sanseverino, accampato con le sue truppe a Montecorvino. La battaglia vide la sconfitta del duca di Venosa, che fu costretto a fuggire, mentre le truppe mercenarie del Barbiano saccheggiarono l’intero abitato.